Ennio Tomai

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Ennio Tomai (L'Aquila 1893 - Napoli 1969) è stato uno scultore italiano del XX secolo. Trasferitosi giovanissimo a Napoli, Ennio Tomai, dopo una breve frequentazione dell' Istituto di Belle Arti, entra nella bottega di Filippo Cifarielo. Nel 1912 esordisce come acquarellista alla LXXXI Esposizione internazionale della Società amatori e cultori di belle arti in Roma e come scultore, nello stesso anno, a Napoli, alla I Esposizione nazionale giovanile di belle arti. Tra il 1912 e il '13 viaggia fra Parigi e Odessa, realizzando fra l'altro nella città russa il ritratto del critico Boris Ivanovič. Nel 1913 torna a Napoli, esponendo le sue sculture alla mostra d'arte moderna all'Italica Ars. Partecipa.alla "Secessione romana" del '14 e del '15 e alla XXXVII Promotrice "Salvator Rosa". Partito per la guerra, Tomai non abbandona l'attività artistica, e fra il 1916 e il 17 pubblica alcune ilustrazioni sulla rivista "L'Arte Muta". In questo periodo l'artista scopre l'enorme potenziale espressivo del cinema: si interessa in un primo momento alla fotografia di scena, disegna numerose affiches per i film La terre du diable, La peccatrice, Ogni alba nuova è una stella amara, Le nove stelle e per altre note pellicole del cinema muto. Ricordato nella storia del cinema fra i pionieri di quest'arte, Tomai fu anche attore. Meno nota è però la sua passione per la fotografia alla quale Tomai si dedicò per tutta la vita sperimentando nuove emulsionie nuovi sistemi ottici. Fra il '18 e il '20 Tomai disegna bozzetti per vetrate e marchi di fabbrica, cartoline commemorative per i caduti in guerra e illustrazioni pubblicitarie. Nel '17 partecipa alla Esposizione d'Arte a Villa Lucia in Napoli, e nel '19, sempre a Napoli, alla prima mostra d'arte alla Floridiana, nonché, nel '21, alla Mostra nazionale di belle arti dei grigio-verdi. Tra il '20 e il '23 realizza numerosi monumenti, frai quali la statua ai caduti della Manifattura tabacchi di Napoli e il monumento ai caduti di Piedimonte d'Alife. Poi su questo singolare e poliedrico artista cala un lungo silenzio durato fino alla morte.

FONTE: Scultura italiana del primo novecento

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